Friday 22 August 2014

California - giorno 3

È il momento di testare le nuove Salomon SpeedCross che ho comprato prima di partrire per non viaggiare con troppe scarpe. Corsa a Goleta, niente di eccezionale visto che non conoscendo il posto mi limito a percorrere le vie del quartiere. Le scarpe niente male, anche se si sente che non nascono per la corsa su strada.
Al ritorno sveglio le due dormienti e tra una colazione e una doccia guardiamo un paio di puntate di Breaking Bad, season 1, così, giusto per rinfrescarci la memoria con qualcosa di poco impegnativo. Netflix è una figata! C'è di tutto! Dai film alle serie tv.
Partenza da casa che sono le 11:15. Parcheggiamo nei pressi della stazione dopo aver guidato per tutta la via dello shopping, State street, fino quasi al pontile. Prima di tutto vorrei visitare la spiaggia dove, spero, muoverò i miei primi passi...forse pinneggiate e sbracciate sono + appropriati...nel mondo del surf. Ho letto che Leadbetter Beach è la spiaggia dei beginners e ci dirigiamo lì. Il Sole della South California si fa sentire, e complice il venticello, iniziamo a colorarci che neanche ce ne accorgiamo. Io acquisisco una penosa abbronzatura da muratore (non me ne vogliano i muratori se si dice così) mentre Ida si stampa la forma dell'infradito sui piedi.
La spiaggia sembra davvero ottima per i beginners e non vedo l'ora di mettermi alla prova, magari il pomeriggio stesso. Al negozio dove chiedo indicazioni su corsi e attrezzatura però vogliono un giorno di preavviso e quindi devo rimandare tutto al mio ritorno a SB a fine mese.
Diversamente da come facciamo di solito scegliamo il posto dove fermarci a pranzo con il metodo più antico di tutti: abbiamo fame ed entriamo nel primo posto che incontriamo e che sembra un ristorante.
È addirittura un ristorante messicano. Meglio di così...
Ad averlo saputo però avremmo fatto meglio a cercare altro dato che in serata ancora avevamo lo stomaco impegnato s digerire.
Il pomeriggio passa tranquillo tra un caffè e uno shopping per Daria May, Ida aveva giá addocchiato dei negozi lungo State Street. E infatti non tardiamo a ritrovarci con buste di acquisti.
In un negozio ho anche visto un tagliere a forma di tavola da surf...95$ di fichezza...ma Ida mi ha bocciato l'acquisto.
Il pomeriggio finisce con un lingering sulla spiaggia, a guardare nessuno fare il bagno e giocando con i rami di kelp spiaggiati.
Torniamo a casa e proprio sulla via del ritorno ci fermiamo nel posto che sará la nostra mecca alimentare durante tutta la permanenza negli States: the Whole Food Market. Il posto è un supermecrato come tanti, con la prerogativa però di privilegiare prodotti vegan-friendly, dove tutto è "organic", di stagione e possibilmente proveniente da produttori locali. È il supermercato del sostenibile!
Addirittura Ida ha letto che gli stabilimenti di alcuni distributori sono talmente eco-friendly che sono alimentati con energia eolica :-)

In serata io e Ida stiamo ancora digerendo il pranzo.

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